Josh JAUNCEY, la bomba venuta dal Canada
Intervista
Josh JAUNCEY, è la grande classe ad ogni punto di vista. Lo stile, ce l’ha nell’aspetto e nel boxare, questo Canadese di 23 anni fa parte delle pepite trovate dal GLORY. Prima dell’incontro con Dylan SALVADOR il 5 novembre a Nizza, ecco la sua intervista per sapere chi si nasconde dietro la barba e i baffi.
MUAYTHAITV: Josh, cosa ti ha portato a praticare il piedi-pugni?
Josh JAUNCEY: ci sono caduto dentro grazie a mio padre. Quando era più giovane era un pugile. Ho cresciuto nel suo club guardando lui e gli altri pugili e alla fine anch’io ho fatto il mio primo fight, avevo nove anni. Questo incontro è stato il più eccitante che io abbia mai fatto e sono stato subito impaziente di farne un altro.
Oggi tuo padre è il tuo allenatore, come vanno le cose?
Si, mio padre mi allena fin dall’inizio. È una grande ispirazione per me, lui mi ha sempre guidato verso il mio proprio stile e mi ha incoraggiato a contraddistinguermi. Questi ultimi anni anche mio fratello maggiore Jay JAUNCEY mi ha allenato. È un “professore”, analizza tutti gli incontri, tutti i miei avversari, quindi sono sempre iper preparato. Quando sono in Ollanda mi alleno con uno dei miei pugili preferiti, Andy SOUWER, che faceva parte dei miei idoli quando ero adolescente. Grazie a lui ho imparato molto sulla boxe e sul come arrivare al top.
È diffuso in Canada, il piedi-pugni?
Non proprio. Non siamo molto sostenuti dallo Stato e ci sono pochi pugili pro, pochi combattenti famosi che i giovani potrebbero ammirare et seguire sui media perché difatti il kickboxing e il muay thai pro non sono legali qui.
Ché tipo di pugile sei, qual è il tuo stile?
Il mio stile è diverso dagli altri. Sono tecnico, dinamico, creativo e imprevedibile. Non ho nessun punto debole, l’unico modo di battermi è di aver dormito meglio di me. E ci vuole anche la fortuna!
Ti conosciamo sopratutto da quando sei al GLORY. Ché percorso hai fatto prima?
Prima del GLORY ho fatto solo tre incontri pro. Il mio secondo fight pro era contro l’ex campione ENFUSION, David CALVO. E il mio terzo era contro la star giapponese Hinata. Da quando sono diventato pro ho affrontato solo i migliori del mondo. Prima della mia carriera pro, ho fatto venti incontri dilettanti per piccoli eventi in Canada e negli Stati-Uniti.
Oggi hai fatto otto incontri al GLORY, ché bilancio fai?
Ogni incontro a la sua propria storia e la sua propria lezione. La maggior parte dei miei incontri per il GLORY sono andati benissimo, altri non sono stati un granché. Ma poco importa il risultato, ho imparato molto. Alcuni fight sono forse arrivati troppo presto nella mia carriera ma mi hanno portato molto e mi sono migliorato ogni volta.
Il prossimo incontro sarà con Dylan SALVADOR al GLORY 35 NIZZA. Cosa pensi di questo avversario?
Dylan è un bravo pugile. Molto completo e giovane, come me. Niente di eccezionale ma rimane bravo comunque.
Quale sarà la tua strategia per batterlo?
Non ne ho. Vedrò che fare quando la campana suonerà. So già che ho tutte le qualità per vincere.
Quali pugili ti piacerebbe affrontare nel futuro?
Mi piacerebbe prendermi la rivincita su quelli che mi hanno battuto. Non penso di aver perso perché erano più bravi di me, ma solo perché non ho boxato al meglio delle mie possibilità.
Le tue entrate sul ring sono spesso originali. Come ti vengono le idee?
Le mie entrate sono sempre una rappresentazione di come mi sento il giorno dell’incontro oppure dicono una storia particolare sul fight. La musica va ascoltata con attenzione.
Josh entra su Queen
Perché hai scelto un pezzo di musica latina al GLORY 35 PARIGGI?
Era l’una delle canzone preferite di mio nonno e tutti i suoi figli (mia madre e i suoi fratelli) erano presenti. Ho tenuto la sorpresa finché sono salito sul ring. Hanno pianto tutti quando hanno sentito questo pezzo.
Tatuaggio, barba, collana… la moda occupa un posto importante nella tua vita?
Indosso ciò che mi fa sentire bene. Non mi piace confondermi nella massa. Credo che ognuno sia unico ma molti hanno paura di contraddistinguersi. Io accetto la mia unicità.
Hai altre passioni? Cosa fai oltre al piedi-pugni?
La mia vita gira attorno all’allenamento e agli incontri di boxe. Però quando non vado al club mi piacciono le cose della vita. Il cibo, la musica, il cinema, i libri e parlare con gente interessante. Faccio le cose per aumentare la mia conoscenza e la mia esperienza della vita.