Thank you Mr Fox
La notizia si è diffusa in un baleno nel microcosmo del Muay Thai: finalmente la disciplina ha spinto le porte delle Olimpiadi.
Se ne parla in tutte le sale da allenamento di Muay Thai del mondo durante gli allenamenti della sera, è davvero l’argomento più interessante del momento.
Ovviamente non è il mese prossimo che il Muay Thai diventerà definitivamente una disciplina olimpica. Si tratta soltanto di una riconoscenza che gli consentirà di entrare in una specie di “camera da prequalificazione” affinché si conformi alle norme delle altre discipline olimpiche. Questa tappa normalmente deve svolgersi nel corso di un periodo probatorio di 3 anni. Alla fine di quei 3 anni, o la disciplina sarà definitivamente riconosciuta come una disciplina olimpica, o dovrà ancora essere migliorata rispetto al capitolato olimpico, oppure sarà respinta.
Ma dal punto di vista del CIO, riconoscere una disciplina rappresenta anche il risultato di parecchi anni di lavoro e di monitoraggio. Pertanto si può raggionevolmente pensare che il caso gli sia sembrato abbastanza costruito e affidabile per farlo andare avanti e l’idea per adesso non è certo quella di uscire dal programma...
Questa prospettiva cambia molte cose e ne cambierà ancora molte altre per tutto il microcosmo del Muay Thai. Ma prima di pensare a che cosa cambierà in pratica per gli intervenienti, sia gli allenatori, gli organizzatori, i pugili, che i responsabili federali, torniamo un attimino a parlare di “quelli” che hanno fatto sì che questo sogno olimpico cominci finalmente a realizzarsi.
Prima di arrivare fin qui, c’è voluto qualche anno di lavoro…
Se oggi il Muay Thai ha vinto il suo “biglietto d’ingresso” per le Olimpiadi, è soltanto il risultato di un lavoro accanito che ha iniziato già più di 20 anni fà...
Molti allenatori di tutto il mondo, molti pugili e dirigenti federali hanno partecipato a questo movimento di strutturazione tramite gli incontri internazionali e le diverse riunioni sportive. Questi allenatori, dirigenti e responsabili federali, sebbene ormai non siano più in carica, sono probabilmente orgogliosi di averci partecipato e dato sudore, impegno ed energia e di essere riusciti a raggiungere questo grande successo.
Alcuni probabilmente non hanno potuto vedere la realizzazione di questo sogno quando erano ancora vivi, pur essendo stato, e non poco, all’iniziativa del progetto. Pensiamo specialmente al Generale MESAMONTA.
Tra gli altri, hanno partecipato anche Jacques MAIRESSE in Francia, il Signore KAYCHON in Thailandia nonché altri responsabili federali degli altri paesi.
Che ci piacciano o meno, poco importa. Non è il problema. La storia si ricorderà che hanno partecipato a questo grande movimento.
Certo, questo progetto ha richiesto un maggiore impegno, molte discussioni, anzi anche molti disaccordi, ma proprio così nascono i grandi progetti.
All’inizio, altri movimenti dilettanti concorrenti di quello della IFMA erano anche presenti sul territorio thailandese.
Quindi è stato possibile organizzare parecchie riunioni di conciliazione in alto loco con interlocutori anche da livello ministeriale.
Il coordinamento insieme al Generale THANAJARO, presidente del WMC, ha richiesto alcune lunghe, lunghissime messe a punto.
Quindi sono stati necessari riunioni, interventi in alto loco, competizioni, sostegni politici, fiducia, volontà, impegno, lavoro, lavoro, e ancora tanto lavoro.
Nel corso di tutti questi anni, nonostante i tempi morti, le difficoltà, le opposizioni, i cambiamenti di interlocutori, il clima di instabilità politica, e i momenti in cui tutto sembrava andare storto, hanno dovuto, nonostante tutto, “tenere duro”, continuare a crederci, “non mollare niente” come dicono gli sportivi. E per tenere duro, ci voleva proprio un capitano di nave, un uomo che, superando ogni ostacolo, è andato avanti a tutti i costi, ha continuato a crederci, a lavorare, lavorare, e ancora e sempre a lavorare.
Quest’uomo dietro a questo grande progetto è il Signore Stephan FOX.
Sì, se oggi il Muay Thai è arrivato fin qui, è proprio in gran parte grazie a quest’uomo che ha dedicato una gran parte della sua vita al sogno delle Olimpiadi.
Questo progetto rappresenta l’esito di almeno 20 anni di un lavoro accanito nello scopo di ottenere il riconoscimento olimpico.
Stephan è stato capace di guadagnare la fiducia e di imporsi con il suo lavoro presso i generali e le autorità thailandesi.
Perché è importante dire le cose, oggi ci congratuliamo con il Generale Pichitr KULLAVANIJAYA, il Dottore Sakchye TAPSUWAN, il Signore Kajorn PROWSRI, ma sopratutto e sempre con grande rispetto per tutti, la famiglia mondiale del Muay Thai Le dice « Thank you Mr Fox, you have done a great job ».
Certo non finisce tutto lì, anzi, è addirittura l’inizio di una nuova storia per il Muay Thai, ma è importante saper godersi le vittorie che rappresentano delle porte aperte ad ulteriori evoluzioni.
Infine, poiché rispettiamo la cultura dei nostri amici thailandesi, non possiamo non avere un pensiero per Sua Maestà il Re BHUMIBOL ADULYADEJ che probabilmente sarebbe stato molto felice di questo passo avanti che consentirà alla Thailandia di aumentare ancora il suo irraggiamento nel mondo.